Chiesa di San Francesco

Nella seconda metà del 1200, quando il culto di San Francesco si diffonde anche a Pisa, prese avvio l' edificio a lui dedicato su commissione dell’arcivescovo Federico Visconti all'architetto Giovanni di Simone; a quest'ultimo si deve anche la costruzione del campanile che presenta in sommità una cella aperta da bifore e una copertura poggiante su una piccola loggia. La costruzione della struttura religiosa inglobò l'antica chiesetta di Santa Trinità e potè dirsi in larga parte compiuta nel 1286 ad esclusione del rivestimento della facciata (iniziato nel 1300, viene completato nel 1603 per ordine di Ferdinando I dè Medici). L’interno della chiesa era riccamente affrescato e figuravano anche opere di Giotto, Cimabue (oggi conservate al Museo del Louvre di Parigi), Giunta Pisano e molti altri. Tra le sepolture che furono ospitate dalla chiesa, è importante citare quella del Conte Ugolino della Gherardesca, la cui storia è raccontata da Dante nell’XXXII canto dell'Inferno. La chiesa di San Francesco per dimensioni è la seconda chiesa di Pisa, dopo la Cattedrale. Entrando nel chiostro si può accedere all'aula capitolare del convento annesso: lo spazio, che presenta affreschi databili al 1392, ospitò il Capitolo durante il quale venne approvata la biografia di San Francesco d’Assisi (Legenda Maior); in tale occasione fu recitata per la prima volta la rievocazione evangelica dell’annuncio dell’angelo a Maria, divenuta successivamente la preghiera mariana dell’ ”Angelus”.